Uomo libero, amerai sempre il mare!
Il mare è il tuo specchio: contempli la tua anima
nello svolgersi infinito della sua onda.
E il tuo spirito non è un abisso meno amaro.
Ti piace tuffarti nel seno della tua immagine:
l'accarezzi con gli occhi e con le braccia
e il tuo cuore
si distrae a volte dal suo battito
al rumore di questa distesa indomita e selvaggia.
Siete entrambi tenebrosi e discreti:
uomo, nulla ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi,
mare, nulla conosce le tue intime ricchezze,
tanto siete gelosi di conservare i vostri segreti!
C. BAUDELAIRE
Solcava indomito le onde danzando nel vento.
Sembrava avesse ali per volare.
Era uno spirito libero il mio giovane uomo,
bello e indomabile.
Non aveva confini, solo orizzonti al di là del mare.
Orizzonti infiniti nei quali perdersi
e respirare il soffio del vento.
Conoscevo un giovane uomo che amava la libertà.
Avido di vita ne succhiava il nettare fino in fondo.
Con l’entusiasmo della giovinezza
e sprezzante del volere degli dei
immaginava orgoglioso il suo futuro.
Era una stella splendente il mio giovane uomo
superbo e fiero come un astro che brilla di luce propria.
Conoscevo un giovane uomo che amava il mare.
Solcava le onde. Sembrava volare.
Respirava il soffio del vento.
Sfidava il mare e le sue correnti.
Ebbro di vita e di passione
domava il destino a suo piacimento.
Conoscevo un giovane uomo.
Bello come un dio.
Gli occhi blu come il mare.
I capelli lunghi color del sole.
Aveva lo sguardo pieno di luce.
Come un fanciullo curioso.
Talvolta sfuggente.
Talvolta ritroso.
Inafferrabile.
E misterioso.
Profumava di buono
il mio giovane uomo.
E di brezza di mare.
Era alba e tramonto.
Luce e oscurità.
Era verità e menzogna.
Gioia e dolore.
Era forza e fragilità.
Perenne gioco degli opposti.
Era così il mio giovane uomo.
Promessa infinita di un sogno.
Che non si realizza mai.
E di un amore.
Che non muore.
Custode di istanti che restano.
E di sussulti dell’anima.
Che forse non tornano più.
Conoscevo un giovane uomo che amava il mare.
Solcava le onde. Sembrava volare.