I have a dream

Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni
(W. Shakespeare)

Se vuoi costruire una barca non radunare uomini per tagliare legna, dividere compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito. Così scriveva Antoine de Saint Exupéry, aviatore e scrittore, viaggiatore e sognatore.

Visualizzare la possibilità di realizzare un sogno e l'emozione che ne scaturisce, spingere l'immaginazione a vedere oltre i confini, oltre l'orizzonte del già noto, del già conosciuto, del già sperimentato, superare i limiti e affidarsi all'ignoto, a quel sogno che è dentro di noi e che preme per realizzarsi. Un sogno talvolta da scoprire perché sconosciuto persino a noi stessi, una forza misteriosa che ci conduce e ci sospinge a realizzare noi stessi nonostante tutto, nonostante gli ostacoli della nostra mente, nonostante la ragione che ci frena, nonostante la logica che ci paralizza con le sue paure e i suoi dubbi, con i suoi se e i suoi ma. Spesso nonostante il parere degli altri, di tutti coloro che - per il nostro bene - ci consigliano di riflettere prima di agire, di valutare i pro e i contro, di non stravolgere la nostra vita e rischiare tutto deviando dalla vecchia via per percorrerne una nuova - the one less traveled by (R. Frost) - per inseguire un sogno che potrebbe fallire e non realizzarsi mai. Ma che in realtà per noi rappresenta soltanto la nostra linea di minor resistenza.
I nostri amici non riescono a capire la ragione di questo viaggio. Rabbrividiscono, piangono, si lamentano. Nessuna spiegazione riesce a convincerli che in realtà stiamo seguendo la linea di minor resistenza, ossia che metterci per mare con una barca è per noi molto più facile che rimanere sulla terraferma. Questo stato d'animo deriva da un eccessivo predominio dell'ego. Non possono evadere da loro stessi; non riescono a uscire da loro stessi quel tanto che basti per capire che la loro linea di minore resistenza non è necessariamente quella degli altri. Del loro bagaglio personale di desideri, simpatie e antipatie essi fanno il metro con cui misurano desideri, simpatie e antipatie di ogni altro essere; questo non è onesto e lo dico, ma loro non riescono a uscire da loro stessi quel tanto da ascoltarmi. Mi credono pazzo. In cambio io li compatisco. È questo uno stato d'animo che mi è familiare. Siamo tutti propensi a credere che c'è qualcosa che non va nel modo di ragionare di quelli con cui non andiamo d'accordo.
JACK LONDON, da "La crociera dello Snark"
A volte lo svelamento del sogno avviene attraverso un'intuizione improvvisa, una sorta di illuminazione inattesa, un insight, una visione interiore, quello che passa attraverso lo sguardo, in quell’istante: un sogno, un’attesa, un desiderio. Tutta una vita possibile. (J. C. Izzo) Perché what is the meaning of life? [...] The great revelation perhaps never did come. Instead, there were little daily miracles, illuminations, matches struck unexpectedly in the dark. (Virginia Woolf)

Alimentare il sogno significa restare in contatto con il nostro io, con i nostri desideri più profondi. Ascoltare i messaggi che ci invia attraverso gli infiniti little daily miracles a cui spesso non prestiamo la dovuta attenzione, distratti come siamo dalla fretta e da altre sirene. Perché il sogno di ciascuno non si nutre necessariamente di grandi imprese e eventi memorabili, è fatto anche di piccole cose, di istanti per noi significativi, di emozioni da vivere, desideri da realizzare, ideali da perseguire. Ognuno di noi ha un sogno, anche se spesso non ne siamo consapevoli. È qualcosa di misterioso e unico che ci accomuna perché come cantava John Lennon you may say I'm a dreamer but I'm not the only one.

Il sogno è un compagno di viaggio talvolta inafferrabile e mutevole. Una bussola che ci indica la rotta, che ci mostra la strada, la nostra strada, tra svolte e deviazioni. Un navigatore che ci guida a destinazione lungo la nostra linea di minor resistenza. Perché bisogna trovare il proprio sogno perché la strada diventi facile. Ma non esiste un sogno perpetuo. Ogni sogno cede il posto a un sogno nuovo, e non bisogna volerne trattenere alcuno. (Herman Hesse)